01 - Introduzione

I nuoresi, anche se non vantano tradizioni religiose ancestrali, annoverano comunque un buon repertorio di occasioni per manifestare la loro spiritualità.

Sono infatti numerose le testimonianze lapidee di culto ormai cadute nell’oblio, e delle quali in qualche caso si stenta perfino a individuarne le rovine, che però si manifestano a chi le sa cercare,anche negli immediati dintorni del capoluogo barbaricino.


È forse perché lo spirito umano è alla costante ricerca di ri­sposte ai misteri della vita e a tutti quegli eventi a cui la razio­nalità non sa dare risposte, che in tempi più o meno remoti c’è stato chi non ha mancato di manifestare la propria riconoscen­za al fato spesso attribuito al Divino grazie al quale si è ottenuto un invocato beneficio salvifico del corpo o dell’anima, arrivando a erigere con le proprie forze o a proprie spese altari, mausolei, e perfino grandi edifici di culto, alcuni dei quali ormai inghiottiti dal tempo, altri ancor’oggi fieramente svettanti.

Ma c’è anche chi in tempi più recenti, altro non potendo,
sente comunque il bisogno interiore di rinnovare la propria professione di fede, magari donando almeno le proprie fatiche a quello che è il suo santo beniamino o alla triade più nota dei vertici della religione cristiana.

In questa dissertazione non mi spingo così avanti da valutare gli eventi più recenti e “freschi” anche di meno di un lustro. Intendo invece analizzare una manifestazione di fede molto cara ai nuoresi, che però li porta in pellegrinaggio fuori dal proprio agro, in quel di Lula.

San Francesco di Lula. Un pellegrinaggio notturno che vede il corteo dei fedeli snodarsi due volte all’anno da mezzanotte alle sette del mattino dopo, per 25 chilometri fra Nuoro e le immediate vicinanze di Lula.

Benché un evento partico­larmente caro ai nuoresi, poco si è scritto sull’argo­mento, e solo negli ultimis­simi anni la stampa locale ha iniziato a dedicargli poche righe, solitamente a cose fatte, il giorno della festa o il successivo.

Ogni anno, veterani e nuovi adepti si incontrano, e l’occasione è buona per perpetuare con le dovute deformazioni informative, il sapere sul percorso e su frammenti di storia del pellegrinaggio a San Francesco di Lula.
1[C]: La meta del pellegrinaggio. Il santuario di San Francesco di Lula, prima della messa delle 7.
Da buon nuorese, anche se solo marginale contributore alla socialità cittadina della mia adolescenza, già poco più che quindicenne mi fu proposto di unirmi a un gruppo di coetanei in una delle occasioni di pellegrinaggio a San Francesco, che in verità, a quell’età, era visto più come un pretesto per la scorribanda evasiva di una notte, che come un atto sacrificale. Timoroso del gravame dell’impegno declinai l’invito.



2 commenti:

  1. Complimenti!!! lavoro fatto veramente molto bene; preciso e puntuale nella descrizione. Documento molto valido sia come diario di viaggio che ottimo elaborato per la toponomastica dei luogi

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    1. Ciao parzo68, e grazie per l'apprezzamento pubblico. Ho avuto anche altre manifestazioni private di approvazione soprattutto per la toponimia, ma anche per aver finalmente reso l'evento visibile nel dettaglio proprio lì dove mancava: su internet. Ma la cosa che più mi ha gratificato è stata comunque la possibilità di calcare insieme a te e tanti altri un cammino così significativo come questo. Auguro a tutti noi che Santu Franziscu riesca a richiamarci al suo santuario ancora e ancora per tanti anni a venire.

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